Succede non solo a Firenze, ma anche in altre città d’Italia dalla vocazione turistica molto accentuata: chi vi arriva tende a visitare i monumenti più importanti e basta. Quindi senza particolari approfondimenti e senza esplorare ulteriormente la città.
Questo si riflette anche sulla scelta dei ristoranti o degli alloggi, che vengono selezionati per lo più nel centro storico, e al turista rimane una sensazione di insoddisfazione, che nel periodo pre-Covid si sommava all’insofferenza per il gran numero di turisti concentrati in poche strade o musei.
Le alternative ai monumenti più affollati
È ovvio che il Battistero, così come Santa Croce, la Piazza del Duomo, Palazzo Pitti, la Galleria degli Uffici o Piazzale Michelangelo con la sua vista su tutta la città siano degli imprescindibili punti di riferimento per chi viene a Firenze.
Eppure per chi volesse riappropriarsi di una dimensione meno “commerciale”, ci sono aree della città assolutamente poco trafficate che meritano un po’ di esplorazione. Ne abbiamo selezionate alcune:
- Villa Bardini: anche detta “Villa Belvedere”, per via della posizione rispetto alla città sottostante, è l’alternativa meno affollata proprio a piazzale Michelangelo, e anch’essa si trova in Oltrarno. Qui si possono visitare dei bellissimi giardini.
- San Salvi: per i fiorentini il nome è sinonimo di ospedale psichiatrico, ma oggi questa zona è stata interessata da un ampio progetto di recupero: è possibile visitare il quartiere grazie al ciclo di visite guidate “Passeggiando a San Salvi”.
- Alla scoperta della Firenze romana: più che un unico luogo, un’esperienza di visita diffusa. Grazie ai lavori per le linee di tram, sono stati riportati alla luce vari reperti di “Florentia”, il che ha ispirato le guide turistiche cittadine. Non si può che approfittarne!