Per tutti, a prescindere dalla nazionalità, Firenze è la città più importante della Toscana, fra quelle più popolari in Italia.
Meta di turisti provenienti da tutto il mondo, è celebrata per i suoi eventi culturali, per la sua storia, ma anche per la sua importanza in politica (senza arrivare a ricordarne il ruolo come Capitale, viene in mente la Stazione Leopolda e gli “esperimenti” che lì vi si sono svolti).
Eppure, se andiamo a guardare la sua storia nel dettaglio, Firenze è diventata così centrale quasi per caso.
Gli Etruschi e un’intuizione geniale
Sarà forse una sorpresa per alcuni di coloro che ci stanno leggendo, ma anche se Firenze (o meglio, il territorio nel quale si colloca) fu abitata fin dalla preistoria, ad avere più potere, sicuramente fino all’epoca romana, fu l’attuale Fiesole.
Una delle principali “metropoli” etrusche, era più protetta da attacchi nemici, costruita in una posizione più strategica. Firenze, che ne era solo la “periferia”, era troppo esposta e per di più si trovava in zona paludosa, per cui a rischio di trasmissione di malattie.
Tuttavia gli antichi fiesolani avevano capito una cosa: anche se difficilmente difendibile, quella striscia di terra accanto all’Arno era fertile, perfetta per i grandi raccolti che servivano per arricchirsi con il commercio. Non a caso il nome latino Florentia (mutuato a sua volta dall’etrusco), da cui Firenze: la feconda!
Dai Romani alle dominazioni straniere
Florentia rimase il nome di Firenze dopo che gli Etruschi furono soggiogati e i Romani presero possesso del territorio: ricostruita e organizzata come un castrum militare, l’antichissima Firenze aveva una pianta quadrata e fu edificata sul lato destro dell’Arno, all’incirca all’altezza dell’attuale Ponte Vecchio, dove il fiume era più stretto e più semplice da attraversare.
Qui, man mano che Roma si espandeva e necessitava di una rete viaria per gli spostamenti di merci e persone, venne fatto passare il tracciato della via Cassia originaria.
Quindi è facile immaginare come Firenze sia diventata strategica per i commerci: non solo per i Romani, ma per chi combatté l’Impero e, alla fine, riuscì a soggiogarlo: Ostrogoti, Longobardi, Franchi, addirittura i Bizantini. Ogni ondata di invasori devastò quanto costruito da Roma e fra un saccheggio e l’altro gli antichi fiorentini divennero poche migliaia. Una storia che conosciamo bene, perché ripetuta in altre città della Penisola negli stessi periodi, da Milano alla città eterna.
Come mai, allora Firenze non finì per essere completamente dimenticata? Anche in questo caso, un colpo di fortuna la aiutò: all’epoca della dominazione longobarda, i commerci si erano spostati dalla via Cassia verso la via Francigena, e chi temeva i “barbari” si era riversato verso quelle zone che a loro ormai non interessavano più perché a quel punto desolate. Così Firenze iniziò a ripopolarsi e a risorgere dalle proprie rovine. Ma questa è un’altra storia!